Postumi

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Anders

Anders is a name in Scandinavian languages and Fering North Frisian, the equivalent of the Greek Andreas ("manly") and the English Andrew. In Sweden, Anders has been one of the most common names for many centuries. According to Statistics Sweden, as of December 31, 2002, it ranks 4th among the male names. The great frequency of this name at the point in time (around 1900) when patronymics were converted into family names is the reason why 1 out of every 30 Swedes today is called Andersson. The name day of Anders in the Scandinavian calendar is November 30, and in the old peasant superstition that day was important for determining what the Christmas weather would be. If it was very cold on November 30, there would be much sleet on Christmas (and vice versa). I… more »

3:25

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Sul corpo ho mille tagli
Per colpa dei miei sbagli
Ogni singolo momento e tutti i piccoli dettagli
Mi insegnano a imparare da ciò che mi ha fatto male
A metabolizzare
Come se fosse tutto normale
Scorro le pagine
Come se fosse facile
Vedere i miei progetti bruciare come Cartagine
Metto una maschera e sembro felice
E asciugo il sangue ad ogni cicatrice
Ed ho una pessima cera, i postumi dell'inverno
Siamo a lume di candela ma è una cena all'inferno
E tutto ciò che c'era mi sembrava diverso
So che non mi rimborseranno il tempo che ho perso
Una pessima cera, i postumi della sbronza
E se mi guardi con quell'aria da stronza
Finisce che rimango solo sull'asfalto
E cerco di capire a cosa stai pensando
Metto due dita in gola e vomito
Quelle farfalle nello stomaco
Che tutta l'ansia come al solito
Scende soltanto se alzo il gomito
Metti due dita in gola e vomita
Tutto quel gin con l'acqua tonica
Solo perché vuoi farmi fuori da
Ogni pensiero che mi nomina
Mi piace se mi guardi
Con gli occhi dei bugiardi
E la voce rotta di chi non si sente come gli altri
Sentire il tuo respiro addosso ormai lo riconosco
Perché lascia il segno come fosse inchiostro
Ho le vertigini, guardo allo specchio i lividi
Dipingermi la faccia come fossero lentiggini
E difficili le scelte che ho preso nel tempo
Che affievolisce le botte che prendo
Ed ho una pessima cera, i postumi dell'inverno
Siamo a lume di candela ma è una cena all'inferno
E tutto ciò che c'era mi sembrava diverso
So che non mi rimborseranno il tempo che ho perso
Una pessima cera, i postumi della sbronza
E se mi guardi con quell'aria da stronza
Finisce che rimango solo sull'asfalto
E cerco di capire a cosa stai pensando
Metto due dita in gola e vomito
Quelle farfalle nello stomaco
Che tutta l'ansia come al solito
Scende soltanto se alzo il gomito
Metti due dita in gola e vomita
Tutto quel gin con l'acqua tonica
Solo perché vuoi farmi fuori da
Ogni pensiero che mi nomina
Metto due dita in gola e vomito
Quelle farfalle nello stomaco
Che tutta l'ansia come al solito
Scende soltanto se alzo il gomito
Metti due dita in gola e vomita
Tutto quel gin con l'acqua tonica
Solo perché vuoi farmi fuori da
Ogni pensiero che mi nomina

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